Ecco a voi la più invidiata dagli uomini: la tazzina del caffè espresso del bar. Quante volte la abbiamo vista, infatti, macchiata dal rossetto di qualche piacente signorina! Negli ultimi anni i fornitori di caffè per bar sono stati messi a dura prova. Sono comparse, infatti, decine di macchine per fare il caffè comodamente a casa propria. Centinaia di tipi di cialde, sempre più simili a piccoli gioielli e dai colori sgargianti, hanno conquistato le vetrine delle più importanti vie dei centri cittadini. Così belle da reggere il confronto con i più pagati divi di Hollywood all’interno di martellanti spot televisivi. La quantità delle miscele e degli aromi, con o senza caffeina, ha oltrepassato ogni limite sia della realtà che della fantasia. Tutti questi sforzi e tutti questi investimenti hanno però un obbiettivo, ma anche un limite comune: raggiungere il piacere, il gusto e la corposità inimitabili del caffè del bar. E’ perciò ancora e sempre lui il re incontrastato ed il modello di riferimento. Quello capace di far nascere un’amicizia o addirittura un amore, mentre il dito mignolo si alza un po’ all’insù e il gomito resta dolcemente appoggiato al bancone; quello della prima chiacchierata; quello prima dell’esame o quello del pettegolezzo che tanto ci intriga ( rigorosamente lontano da occhi indiscreti! )
I fornitori di caffè per bar non hanno combattuto alcuna battaglia per il progresso e non si sono mai lanciati ossessivamente verso improbabili innovazioni tecnologiche, ma si sono limitati ad abbracciare e a tenersi ben strette le antiche tradizioni, gli antichi e cari profumi ed anche, non meno importanti, le vecchie percezioni uditive come il “”Bum Bum”” per svuotare il caricatore o il “”Clac clac”” dell’erogatore. I sacchi grandi e brillanti ci guardano da decenni, appoggiati vicino alle bottiglie di amaro o su qualche mensola preziosa. Ripieni di chicchi tutti meravigliosamente uguali e sempre pronti ad iniziare la loro danza frenetica nel cono trasparente della macinatrice. Dentro la tazzina del caffè espresso del bar il tempo si è fermato. In un piccolo spazio di ceramica la corsa frenetica dell’uomo moderno si è pacificamente arrestata.
Il caffè espresso del bar rimane ancora oggi un rito magico. Nella sua semplicità sa essere diverso da se stesso. La sua bontà, nei discorsi e nell’immaginario della gente, rimarrà sempre legata alla bravura dell’amico barista o alla fama di questo o quel locale; di questa o quella città. A Torino il caffè si accompagna con la cioccolata alle nocciole; a Napoli la tradizione è più che sufficiente; in Sicilia un delizioso cannolo può essere di certo un buon compagno. Si potrebbe continuare all’infinito.
I fornitori di caffè per bar questo lo sanno bene e non hanno bisogno di altro. Sanno bene che il caffè rimette in gioco l’umanità, richiamando un nome, un luogo, evocando preziosi ricordi. Quanto è piacevole l’amico che si ricorda se lo prendi macchiato oppure senza zucchero. Quanto è piacevole il ricordo di tuo padre che per la prima volta ti dice “”Prendiamoci un caffè insieme!”” e da quell’istante in poi ti senti un uomo.